Angelo Tomasi, artista del legno
Mani di Angelo, l’Archimede di un’arte viva
Ascoltare racconti di vita porta vera ricchezza…quando a parlare poi è qualcuno dagli occhi buoni e mani che creano bellezza, il piacere è ancora più intenso.
Angelo Tomasi, artista del legno.
Ho conosciuto le sue opere ancor prima di incontrarlo di persona. Mentre camminavo per i corridoi dell’Hotel Eurorest di Conegliano dove sono esposti alcuni dei suoi quadri, sono rimasta incantata davanti a un’incredibile riproduzione della Guernica. Era fatta in legno. Ogni forma, ogni sfumatura, ogni dettaglio, tutto ricreato utilizzando uno dei materiali più belli che conosciamo in natura.
Una forma nuova ed alternativa d’arte. Una reinterpretazione di dipinti noti al mondo intero, che assumono un nuovo volto grazie a mani che “trasformano” la pittura in legno creando dei veri e propri quadri/installazioni che riempiono lo spazio di equilibrio e calore.
Angelo è cresciuto in un paesino lontano dai rumori della città, avvolto da boschi e libertà.
Ogni giorno per andare a scuola percorreva 4 km in mezzo alla natura e forse proprio qui è nato il suo amore per il legno. Questa materia viva, come la definisce lui.
Una piccola parentesi in una falegnameria dopo le scuole medie e poi l’inizio di una carriera durata quasi 40 anni in acciaieria, da apprendista a responsabile di produzione, imparando ogni cosa alla vecchia maniera, facendola 🙂
Archimede. Angelo l’inventore. Una mente creativa e sempre in fermento capace di trovare soluzioni guardando ai problemi da altre angolazioni.
Prima in acciaieria dove i problemi quotidiani incrociavano la sua inventiva per sfociare in una sperimentazione continua: macchine automatiche, attrezzi per l’acciaieria, nuovi processi…e poi in un nuovo e meraviglioso modo di interpretare l’arte.
Pensione e tempo hanno fatto rinascere infatti l’amore per quella materia viva, fatta di mille profumi, il legno. Iniziata restaurando mobili per amici e trasformatasi poi, una volta ancora, in voglia di sperimentare. Sono nate così le prime composizioni. Niente attrezzatura, niente esperienza, semplicemente voglia di farlo.
“Ormai sono già passati 12 anni e di opere ne ho fatte davvero tante” racconta Angelo. “Molte sono state vendute, altre sono state esposte durante varie mostre, altre ancora riempiono luoghi come questo, l’Hotel Eurorest”, dove le persone hanno modo di godere della bellezza del legno che diviene arte: forme intagliate, lavorate e unite in suggestive composizioni artistiche riprese dalle opere pittoriche di grandissimi artisti.
Ognuno ama qualcosa e spesso a questo qualcosa ci si appassiona col tempo.
“Ho provato a dipingere, ma non era la mia strada…” Angelo sorride ripensando al suo sperimentare 🙂
“E’ il legno che amo! E mi piace perché è vivo. Quando recupero vecchie assi dalle soffitte delle case in demolizione, pezzi che hanno anche 200 anni e poi li taglio, vedo che ancora il legno si muove!! Si dilata, si ritira, a seconda dell’umidità che c’è nell’aria. Ho osservato in alcune mie opere che dopo qualche anno, dove prima tutto combaciava, si creano fessure, spazi…questo perché il legno vive, varia con il variare degli ambienti, delle temperature. La stessa opera a seconda del momento in cui la si guarda, cambia, si muove”.
Un po’ come per ogni cosa, nulla mai resta sempre lo stesso.
Dietro ad ogni composizione c’è un processo creativo. Dallo studio attento delle opere pittoriche, alle visite nei musei in giro per il mondo per analizzare vis a vis i dettagli, i colori, per comprendere le sfumature, i chiaro/scuri e ciò che ha mosso l’artista. Perché si tratta di copie, ma studiate profondamente. Il fine ultimo d’altra parte resta sempre quello, emozionare.
“Penso esistano pochi veri artisti, di quelli che ti lasciano meravigliato e ti viene da chiederti: come ha potuto pensare a una cosa così?!
Io sono un artigiano. Non mi definisco un’artista. Ma credo che l’arte sia l’espressione di un mondo che hai dentro. E la cosa meravigliosa è che tutti abbiamo qualcosa di incredibile dentro. Ascoltarsi è difficile, trovare il proprio canale, il proprio modo di esprimersi…tutto richiede tempo.
Se sei sensibile però, è la sensibilità stessa a spingerti a cercare, a “creare”. E’ il vero motore che fa muovere le mie mani, che non mi fa percepire il tempo che scorre e che riempie i pensieri di bellezza.”
Giulia Angelon