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Imprenditori luminosi a Km 0
Latteria Perenzin + P.E.R

 

A volte chi ci mette al mondo è talmente immerso nella passione per il proprio mestiere che non si limita a trasmetterci il colore degli occhi o la forma delle dita, ma con noi, tramanda anche un sentimento latente e profondo per ciò che anche egli ama.


Nel 1956 Angelo Perenzin decide di costruire una sua latteria di Bagnolo (attuale sede) che condurrà con i figli Gino, Rocco ed Egidio

Emanuela Perenzin è nata con una passione nel DNA, una passione fatta di latte, di formaggio, di cose buone e naturali.
Quella del casaro è una fiamma che per quattro (ormai cinque!) generazioni ha illuminato il percorso di una famiglia attraverso cambiamenti ed evoluzioni.

Mantenere viva nel tempo una tradizione è soprattutto questione di stile!!! É lo stile di vita che fa la vera differenza.
Far vivere le varie generazioni nella propria passione, dando il buon esempio, mostrando che ogni gesto, ogni azione conta e che può essere fatta bene, con cura e dedizione…permette all’amore che tu stesso provi di radicarsi nel cuore delle nuove generazioni, trasformandosi in un modo di essere e di sentire le cose diverso, profondo e genuino. “Non si tratta di imporre regole, ma di dare l’esempio”.
Emanuela ha trovato un’azienda e l’ha portata avanti. Per lei è stato tutto spontaneo. “Non ricordo nemmeno il momento preciso in cui ho deciso di intraprendere questa strada. Da bambina, a 4-5 anni ho iniziato a vivere la latteria, guardavo e imparavo giocando”. Non una vera e propria scelta, ma un percorso vissuto in maniera estremamente naturale.


La prima latteria aveva sede a Tarzo, era condotta dal bisnonno Domenico con i figli già da prima del 1906; nel 1930 il nonno Angelo Perenzin si è trasferito nelle Mire tra Refrontolo e San Pietro di Feletto dove ha avviato la sua latteria


Dal 1991 la gestione è passata ad Emanuela, figlia di Egidio ed al marito Carlo

Ora si sta facendo avanti anche la quinta generazione, che porta sulle spalle una storia ancor più lunga! Nei figli Emanuela percepisce la stessa passione. Che scelgano di portarla all’interno dell’azienda o in realtà più lontane, l’impronta è la stessa. Uno di loro attualmente lavora in un caseificio in Nuova Zelanda; uscire dal cerchio di cose a cui si è abituati e fare esperienza toccando con mano altri mondi, porta solo ricchezza. Nella vita non è detto che si rimanga sulla stessa strada per sempre. Passione è un modo di vivere le cose più che un percorso già segnato.


Ieri


Oggi

Passato e Futuro si incontrano grazie a queste generazioni che intrecciano i loro percorsi, in uno scambio di immensa ricchezza. Le nuove generazioni portano l’innovazione e la vecchia generazione le accompagna portando la tradizione.
Tradizione e innovazione si intersecano. Rispetto a questa realtà casearia però più che sulla tradizione, il fuoco è sul legame con il territorio, un’energia che tiene sempre connessi alla terra dove si è nati e dove si lavora, ai suoi prodotti, ai profumi, ai colori.
“L’unica tradizione che abbiamo portato avanti è l’ubriacatura dei formaggi”. Molte altre cose invece sono cambiate, dalla materia prima stessa (vedi i formaggi di malga ormai rarissimi). La vera sfida è mantenere il legame con la tradizione evolvendo con la tecnologia e con la scelta delle materie prime che cambiano. Si cerca di innovare mantenendo sempre una connessione con la tradizione. Rispetto ai formaggi ubriachi ci sono 7/8 tipi di ubriacature e formaggi diversi, sia nel latte che nella tipologia di uva utilizzata. Anche in questo c’è innovazione, ad esempio il Capra al Traminer, prodotto di punta è nato mettendo insieme materie prime diverse rispetto a quelle utilizzate in origine, ma mantenendo il metodo di produzione tradizionale.


La stagionatura dei formaggi

Tradizione significa soprattutto non perdere mai l’atteggiamento con il quale si fanno le cose.
In un’azienda artigiana c’è ancora la sensibilità dell’uomo in quello che viene fatto. E qui molto si fa a mano, come la stagionatura dei formaggi sulle assi di legno, che vengono girati rispettando tempi e ritmi precisi…La presenza umana fa ancora la differenza.


Capra al Traminer

Decidere quando giunge il momento di innovare non è semplice. E’ una scelta strategica e di sensibilità: “è necessario analizzare la situazione e ponderare molte variabili, costi, materia prima disponibile, esigenze dei consumatori, attuali e future e far colloquiare tutti gli attori produttivi è molto complesso. Le valutazioni da fare sono a 360 gradi, ma l’aspetto in assoluto più delicato nel nostro settore è la materia prima. La legge della domanda e dell’offerta gioca come sempre un ruolo importante, ma nel nostro settore, le tempistiche di risposta in termini di offerta, sono molto più dilatate di altre realtà. Per questo è necessario lavorare sempre con una visione strategica di medio lungo termine. Aprire e chiudere una stalla non è una cosa che avviene in pochi giorni…servono anni. Una stalla bio poi…richiede tempo, conversione” …forse ritmi più vicini a quelli della natura rispetto alla frenesia di noi uomini.


P.E.R. (Percorsi Enogastronomici di Ricerca)

Sei anni fa una nuova avventura: P.E.R. (Percorsi Enogastronomici di Ricerca), un progetto nato dalla semplice idea di poter accogliere il turista. In un territorio così ricco di prodotti meravigliosi, le richieste di degustazioni sono infatti molto frequenti e P.E.R. è un luogo dove fare esperienza del mondo del formaggio a tuttotondo. Dalla Bottega del gusto dove acquistare tutte le specialità, al cheese bar e ristorante dove godere delle note più autentiche dei sapori della nostra terra.

Ambiente e Sostenibilità sono temi sempre più importanti per chi guarda il mondo con occhi lungimiranti e una consapevolezza in evoluzione. Da decenni la Latteria Perenzin promuove il Biologico e la conversione ogni qual volta ce ne sia l’opportunità, dando supporto ad aziende che vogliano muoversi in questa direzione.
I prodotti sono il più naturale possibile, non necessariamente tutti bio, ma sempre fatti bene.

La responsabilità rispetto alla questione della sostenibilità sta in capo ad ognuno. “Dal canto suo, lo Stato può fare la differenza, aiutando le aziende e supportandole in questo percorso e nella transizione che spesso è necessaria da vecchi a nuovi modi di lavorare”. Il singolo gioca sempre comunque un ruolo fondamentale, in fin dei conti, la società non è altro che la somma di ogni unità…e le azioni da fare per cambiare sono moltissime; si potrebbe iniziare a non sprecare il cibo ad esempio. “Compra quello che ti serve e mangialo. Non buttare via niente”.


I formaggi dell’Accademia dell’arte casearia

P.E.R. nasce anche per fare cultura: uno spazio dove creare consapevolezza nel valore del cibo sano e buono.
Accanto a questo, dal 2011 è stata creata un’altra realtà innovativa, fatta di cultura e concretezza: l’Accademia dell’arte casearia. Un progetto nato per promuovere l’antico mestiere artigianale del casaro. “Ricerca, studio, processi di formazione, valorizzazione e diffusione dell’Arte Casearia e dei suoi strumenti pratici, questi gli obiettivi che l’Accademia si pone e che vuole trasmettere”.

Disegnare nuovi P.E.R.corsi ricordando il suono inconfondibile dei passi che ci hanno portato dove siamo.

A nice way to evolve.

Giulia Angelon

Latteria Perenzin
Via Cervano, 77 31020 Bagnolo (TV)
tel: 0438 34874 – www. perenzin.com– info@perenzin.com

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31015 Conegliano TREVISO

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