IMPRENDITORI LUMINOSI A KM 0
AMORIM CORK ITALIA
UN TOCCO LEGGERO CHE PROFUMA DI SUGHERO
Alcune piante vestono un tessuto meraviglioso. Avvolte da un manto prezioso, che è la loro pelle: il sughero.
A Conegliano, a pochi chilometri dall’Hotel Eurorest, ha sede la filiale italiana della multinazionale portoghese leader mondiale nel mercato delle chiusure in sughero.
Amorim Cork Italia è figlia del Gruppo Amorim, fondato nel 1870 e giunto ormai alla 4° generazione. Carlos Santos, AD, guida la sede italiana dal settembre del 1998.
Carlos Veloso Dos Santos – AD Amorim Cork Italia
Un’azienda che gli ha cambiato la vita, ci racconta sorridendo. “Ho scoperto un prodotto di cui mi sono innamorato, il sughero è davvero unico”.
Entrato in questo gruppo a 24 anni, molto giovane, era ancora studente e come tutti i ragazzi, “alla ricerca dell’ombelico”, di quello che voleva, della sua strada. In risposta ad un annuncio anonimo, è iniziata la sua avventura con Amorim. Colloqui, selezioni e finalmente il si.
Per 8 anni manager in Portogallo, e poi, terminata la laurea in giurisprudenza, un’altra occasione: la possibilità di sviluppare il mercato italiano.
“La cosa che più mi ha fatto credere in Amorim, è stata la voglia dell’azienda di lavorare con i giovani. Già all’età di 25 anni, avere la possibilità di girare il mondo, confrontarsi con esperti, istituzioni…ti forma davvero. È stato difficile, ma è lì che mi sono fatto le ossa”. Lavorando a stretto contatto con culture e realtà diverse, il carattere si plasma, tu prendi forma. La scuola della vita, della realtà, quella dove si impara la capacità di adattamento, di lettura degli altri. Un percorso professionale che aiuta a formare sé stessi, un tassello alla volta.
Carlos si definisce un ambasciatore del sughero. Rivede molti dei suoi presupposti di vita in questo materiale e nelle sue caratteristiche. Un materiale che ha una componente bellissima di sostenibilità, bellissima anche da raccontare. Amorim “lavora la natura”. Una natura che ha bisogno di tempi, di ritmi, di rispetto. “Non deturpiamo, decortichiamo ma non derubiamo gli alberi.
Decortica
Il sughero è una risorsa che esiste da milioni di anni, in una zona del mondo confinata, il bacino del Mediterraneo e della penisola iberica. Una regalo della natura, da proteggere ed usare con cura. Quando si stappa una bottiglia di vino, il tappo è visto come oggetto quasi senza valore, ma quando si inizia a conoscere la storia del sughero, ci si rende conto di cosa c’è dietro. Il sughero dona al vino delle caratteristiche uniche. È una materia organica. Il vetro delle bottiglie è naturale, ma non vivo come il sughero che è un pezzetto di legno che interagisce con il vino. Non esiste un pezzo uguale all’altro. I materiali naturali spesso portano con sé insegnamenti che menti attente possono apprendere facilmente. Non solo in termini di rispetto ambientale, ma di gestione equilibrata e sostenibile di ogni sistema.
Sede Amorim Cork Italia
Amorim Italia vive la sostenibilità come una responsabilità.
“Ogni cosa che facciamo deve avere un grande senso di sostenibilità, economica, ambientale e sociale. Un imprenditore che non pensa a questi tre assi, dal mio punto di vista è un imprenditore che non ricopre correttamente il proprio ruolo”. Il ruolo di assicurare che le generazioni future possano ricevere un mondo almeno identico a quello trovato dalle precedenti.
Il primo passo per intraprendere questa strada, inizia con la sostenibilità economica. “La produzione di utili è un prerequisito. Se non creo ricchezza, non posso investire in ricerca, in tecnologia, in materie prime, in comunicazione…non posso investire in nulla…”. A pari passo però c’è la scelta del proprio stile manageriale. In Amorim c’è la convinzione che ogni azione debba impattare positivamente sull’ambiente e che non si possa parlare di imprenditori “illuminati” se l’operato di questi provoca danni al nostro pianeta. “Dobbiamo riuscire ad avere politiche che vadano incontro agli aspetti di mantenimento dell’ambiente nel quale viviamo. Se poi, come nel nostro caso, la materia prima con cui lavoriamo e da cui dipendiamo è una materia naturale, ancor di più dobbiamo avere una politica di protezione nei confronti delle risorse naturali che devono essere tutelate sempre”.
100% Sustainable
Il modo di vivere deve diventare “user friendly” rispetto a tutto ciò che ci dona il pianeta.
“In Amorim scegliamo i nostri fornitori di energia elettrica perché ci forniscano energia da fonti 100% rinnovabili e questo non costa nulla in più rispetto alla scelta di un fornitore di energia da origine fossile. È questione di filosofia…Prediligiamo i materiali di provenienza forestale certificati FSC. Cosa ci costa questo? Poco o niente. Abbiamo deciso di eliminare il nastro adesivo dei nostri imballaggi perché abbiamo scoperto un cartone ad incastro. Perché usare il nastro adesivo se il mondo è pieno di plastica?” È questione di forma mentis, di volontà di intraprendere una strada piuttosto che un’altra, a volte a costo zero, altre volte investendo per il pianeta.
Non sprecare niente della materia trattata, perché tutto può essere una risorsa. Con il sughero si parte dalla foresta, e anche la polvere generata nella produzione viene utilizzata per creare energia da biomassa. Niente è da buttare.
Arte, bambini e riciclo dei tappi
Poi c’è l’aspetto sociale della sostenibilità, le Persone. “Noi non siamo dei manager tanto per essere manager…noi siamo dei manager di talenti”. La gestione del talento è secondo Amorim il ruolo principale del manager e dell’imprenditore, che non può pensare di essere l’unico illuminato attorno a cui ruota un’azienda. L’imprenditore deve gestire il talento dei propri collaboratori, deve far crescere questo talento. “Io sono molto contento di avere persone più brave di me qui dentro, perché quando ti confronti con persone più brave, anche tu migliori, cresci. Invece se ti circondi di incapaci o passivi, anche tu diventerai così. Se stai con persone capaci, proattive, automaticamente non ti fermi mai. Gli One man show non arrivano lontano…sono aziende che tendono ad implodere”.
La sensazione di Carlos è che molti imprenditori si stiano rendendo conto che bisogna fare qualcosa per cambiare, ma allo stesso tempo, pensa che si sarebbe potuto fare di più… “mentre noi siamo a una velocità di crociera di 200km all’ora, ci sono tante aziende che viaggiano a 20km all’ora. Credo che dovremmo essere di esempio per loro perché noi sfruttiamo le risorse in maniera diversa. Le persone ad esempio, sono propulsori, ogni risorsa umana è una spinta in più che ti permette di accelerare”.
Valorizzare l’individuo è normale per Amorim. Non greggi di pecore…ma atomi di energia.
Per essere sostenibili si può iniziare da piccole scelte. Essere sostenibili significa essere responsabili.
Amorim Cork Italia – People
“Lo Stato dovrebbe essere il motore di questo senso di responsabilità, ma fino ad oggi le cose non sono andate così. Le politiche quando riescono a vedere la luce, sono spesso a breve termine…ma quando si parla di sostenibilità, le azioni e i piani da intraprendere dovrebbero essere a lungo termine, almeno ventennali! Oggi sono le aziende consapevoli che trainano questo fenomeno”. Le aziende in base alla propria sensibilità danno il ritmo alla sostenibilità.
Il mondo evolve e anticipare o intercedere le opportunità che offre l’innovazione è d’obbligo. Tutto si muove ad una velocità inarrestabile. Tutto è sempre più connesso…ma la legge per evitare il caos, la detta l’equilibrio. Per Amorim l’equilibrio ha un ritmo, quello della natura.
Si dice che quando si pianta un albero di sughero non lo si pianti per i propri figli, ma per i propri nipoti.
9 anni è il minimo di legge prima di poter fare la prima decortica. Il primo sughero è disponibile dopo 25 anni – diventati 8 con il metodo di irrigazione goccia a goccia – “non vogliamo velocizzare il ciclo eccessivamente; un tappo di sughero deve avere 9 anni, perché ogni anno è un anno di accrescimento”. Solo dopo la terza decortica si potrà avere il sughero giusto per realizzare tappi. Per il primo sughero da tappi si dovranno attendere infatti 26 anni.
Americo Amorim
Amorim esiste da quasi 150 anni e in questo tempo ha osservato il proprio impatto sulla natura, misurando le proprie scelte e valutando sempre fino a che punto spingersi nel rispetto dei cicli vegetativi delle piante.
Un rispetto che Carlos fatica a vedere nelle azioni di tutti i giorni. “Sembra che il mondo non abbia compreso le lezioni del passato e continui a maltrattare il pianeta. I leader oggigiorno si preoccupano di più di lavorare sulla propria immagine che non sulla sostanza, sull’azione incisiva e profonda. Le persone stanno andando verso una situazione di non ritorno. Questo mi fa male per tutte le generazioni a venire”.
Se ogni persona pensasse di dover lasciare a chi arriva un mondo almeno identico a quello che ha trovato, probabilmente fermeremmo questa escalation di deterioramento del pianeta. Tendiamo a pensare a noi stessi, egoisticamente solo al nostro presente, senza visioni in prospettiva. Ma la dimensione di immediatezza impedisce di costruire, di osservare, di capire. Abbiamo un pianeta bellissimo, ma dobbiamo iniziare a proiettarci verso l’idea di possibilità, di abbondanza, del godere dell’oggi, tenendo per mano il domani.
Giulia Angelon
Amorim Cork Italia S.p.A. Unipersonale
Via Camillo Bianchi, 8 – 31015 Conegliano (Treviso) ITALY
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