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Indossa occhiali da sole molto scuri: proteggiti. Venezia può essere letale. In centro storico la radioattività estetica è altissima. Ogni scorcio irradia bellezza; apparentemente dimessa: profondamente subdola, inesorabile. Il sublime gronda a secchiate dalle chiese, ma anche le calli senza monumenti, i ponticelli sui rii sono come minimo pittoreschi. Tiziano Scarpa, Venezia è un pesce

Appunti di una veneziana

Appunti di una veneziana

(che puoi trovare all’Hotel Eurorest 🙂 )

Quando un ospite mi chiede informazioni su Venezia, vorrei potergli dire “vien co mi che te porto par e sconte” (vieni con me che ti porto nelle parti più nascoste di Venezia). Perché Venezia è certamente Piazza San Marco, Rialto, l’Accademia, la Basilica della Salute e dei Frari, ma se vuoi trovare la sua anima devi perderti nel dedalo delle calli, salire e scendere molti dei suoi 435 ponti che collegano 121 isole e non fermarti  all’estetica esteriore dei meravigliosi palazzi, ma entrarci e ritrovarti “teletrasportato” in atmosfere di 4 o 5 secoli fa.

Non ti darò un itinerario da seguire, perché non so quanto ti fermerai e nemmeno so quanto solide siano le suole delle tue scarpe. Ti assicuro che i veneziani consumano veramente le scarpe; conoscendo tutte “le sconte” i veneziani passano più velocemente da una parte all’altra della città a piedi che non con i vaporetti, ma per districarti servono anni di vita veneziana 🙂

Ti indicherò invece alcune Chiese e luoghi caratteristici meno visitati dal turismo di massa e ci metterò dentro anche qualche curiosità. Per gli approfondimenti  visita i tanti siti che descrivono queste meraviglie e le opere in esse custodite. Cominciamo:

San Nicolò dei Mendicoli:  da “Mendigola” nome dell’isola sulla quale fu fondato questo quartiere che era un tempo abitato da povera gente, soprattutto pescatori, detti Nicolotti. I Nicolotti e i Castellani erano le due fazioni che costituivano anticamente la città. La chiesa, una delle più antiche della città, sarebbe stata fondata nel VII secolo.

Chiesa di San Sebastiano:  di fondazione quattrocentesca, la chiesa di San Sebastiano rappresenta uno dei luoghi più importanti dell’arte veneziana. Al suo interno infatti trovi il grandioso ciclo pittorico di Paolo Caliari detto il Veronese.  Ma quando sarai là scoprirai che al suo interno c’è ancora molto di più.

Chiesa di San Zaccaria: Nell’829 S.Magno fondò la chiesa di San Zaccaria. L’edificio venne costruito nell’isola chiamata Ombriola. L’adiacente monastero era l’istituto religioso femminile più importante di Venezia e strettamente legato al Doge e ai nobili. Secondo un’antica tradizione il primo corno ducale, il copricapo del Doge, venne donato nell’864 dalla badessa del convento. Qui riposano otto antichi dogi.

Chiesa della Madonna dell’orto: eretta nel 1355, è una delle chiese più grandi e belle di Venezia. Viene chiamata anche la chiesa del Tintoretto . All’interno si conserva infatti una serie di straordinarie tele del Tintoretto che qui trovò sepoltura. Poco distante, al civico 3399, l’abitazione dove visse il celebre Jacopo Tintoretto.

Chiesa di Santa Maria dei Miracoli: molto cara ai veneziani, è uno dei gioielli architettonici della città che si è conservato praticamente intatto. Di una bellezza che toglie il fiato, fu costruita tra il 1484 e il 1489. Un capolavoro rivestito di marmi policromi.

Basilica di San Pietro di Castello:  la Basilica eretta nel IX secolo e che sorge nell’antica isola di Olivolo, ora Castello, è di grande importanza per la storia di Venezia.  Fu cattedrale e sede patriarcale fino al 1807 quando il titolo passò a San Marco.

Mi fermo qui, ma c’è molto, ma molto di più.. bisogna prendersi tempo e scoprirle un po’ per volta, senza fretta

E ora diamo un po’ di numeri per la ruota di Venezia 🙂

157 chiese (altre 40 sono andate distrutte), oltre 30 risultano chiuse al culto

170 campanili –Il Campanile di San Marco, chiamato dai veneziani “el paròn” (il padrone)  misura 98,6 mt di altezza. Sulla sua sommità si erge un angelo dorato le cui ali girevoli indicano su quale direzione soffia il vento a quella quota.

435 ponti – tanti con nomi strani come ad esempio: dei Bareteri  dai produttori di berretti della zona. Dei lustraferi, in zona si lucidava il ferro, ma soprattutto i ferri delle gondole e tanti altri da scoprire. Fino al 500 si andava con i cavalli pertanto non avevano gradini. Ne esistono ancora due senza gradini. Uno a Torcello e si chiama ponte del diavolo e l’altro si trova a S. Felice vicino alla Scuola grande della Misericordia.

178 Rii e canali – Il Rio , detto anche rivo, è una via d’acqua di Venezia più piccola rispetto ad un canale

2000 pozzi – In ogni campo vennero costruite le vere da pozzo dalle quali si poteva attingere l’acqua piovana filtrata da strati di argilla

ca 3000 calli – le più strette: Calle Varisco 53 cm, calle dell’ocio grosso 58 cm, calle della raffineria  59 cm. Meglio prevedere qualche giorno di dieta prima di attraversarle JJJ

3247 mt è lungo il Canal Grande ed è attraversato da 4 ponti: ponte di Rialto, ponte dell’Accademia, ponte degli Scalzi, ponte della Costituzione (o di Calatrava)

Altri strani nomi che troverete e che identificano le “strade” di Venezia: Fondamenta, campo, campiello, salizada, piscina, ruga, ramo, calle e callesella, a Venezia c’è solo 1 piazza, quella di S. Marco e 2 vie, via Garibaldi e via XXII marzo. Alza gli occhi e vedrai i nomi delle “strade” indicate sul “nizioleto”, che è l’indicazione stradale tipica di Venezia, realizzato dipingendolo su muri ed intonaci delle case tramite sfondo bianco racchiuso su riquadro nero (da cui nizioleto cioè piccolo lenzuolo)

RICORRENZE DA NON PERDERE:

FEBBRAIO – Il Carnevale di Venezia. Tra i più antichi Carnevali veste la città di vera magia.
APRILE – 25 Aprile San Marco. Per i veneziani il 25 aprile è ricorrenza assai più antica dell’attuale festa nazionale. Vi cade infatti il giorno del Santo Patrono Marco le cui reliquie, che si trovavano in terra islamica ad Alessandria d’Egitto, furono  riportate a Venezia nell’anno 828 da due mercanti veneziani: Buono da Malamocco e Rustico da Torcello.
MAGGIO – La Vogalonga –  nata allo scopo di portare all’attenzione della gente il problema della salvaguardia di Venezia dal moto ondoso, è una manifestazione molto sentita dai veneziani e vi partecipano oltre 1800 imbarcazioni rigorosamente a remi
GIUGNO – Festa della Sensa (tra maggio e giugno) un corteo acqueo da San Marco al Lido composto da imbarcazioni tradizionali a remi alla cui testa c’è la Serenissima, imbarcazione sui cui prendono posto il sindaco e le altre autorità cittadine. Si commemora il rito dello sposalizio del mare quando il Doge lanciava in mare un anello d’oro

LUGLIO – Redentore.  Tempio del Redentore di Andrea Palladio costruito per la preghiera dopo la fine della pestilenza nel 1577. Festa molto sentita dai veneziani . Da allora ogni anno nella terza domenica di luglio si festeggia in compagnia di amici mangiando e bevendo nelle barche o sulle rive, attendendo l’inizio dell’ineguagliabile gioco pirotecnico che inizia alle 23.30
SETTEMBRE – Regata Storica. Sfilata molto suggestiva lungo il Canal Grande di imbarcazioni storiche con figuranti in costume, gondole e imbarcazioni delle associazioni remiere di voga alla veneta.
NOVEMBRE: festa della Madonna della Salute.  La Festa della Salute è sicuramente quella dall’impatto meno “turistico”, e che evoca un sincero sentimento religioso popolare. 
Anche questa festività, come quella del Redentore, ricorda un’altra terribile pestilenza, quella del biennio 1630-31, e il conseguente voto pronunciato dal Doge per ottenere l’intercessione della Vergine. 
A tutt’oggi migliaia di cittadini sfilano il 21 novembre davanti all’altare maggiore dell’imponente Chiesa della Salute a perpetuare il secolare vincolo di gratitudine che lega la città alla Vergine Maria

Hai qualche giorno in più?

Se ti fermi qualche giorno all’Hotel Eurorest e vuoi dedicare più tempo a Venezia, immergiti nella vita di tutti i giorni dei veneziani in via Garibaldi, nel sestiere di Castello. Ricca di negozi di ogni tipo, bar e ristoranti, via Garibaldi è sempre piena di vita. Alla mattina c’è il mercato di pesce, frutta e verdura ed è bello ascoltare le chiacchiere delle casalinghe, rigorosamente in dialetto veneziano, anche se non ci capirai molto..

Da qui ti consiglio di proseguire e, superando l’Arsenale, raggiungere l’isola di San Pietro attraversando il ponte di legno di Quintavalle. In questo angolo ancora intatto e tranquillo, lontano dal turismo di massa, troverai la Chiesa di San Pietro di Castello, di cui abbiamo parlato al’inizio, costruita su progetto di Palladio

Almeno un paio d’ore vanno dedicate all’isola della Giudecca, formata da 8 isolette collegate da ponti e ponticelli

Per secoli fu il luogo di villeggiatura dei nobili che possedevano ville con orti e giardini. Passeggiare lungo la fondamenta ed ammirare Venezia al di là del canale è davvero un’esperienza da provare. Denominata anticamente Spinalonga per la sua forma stretta e lunga che assomiglia ad un pesce, fronteggia da una parte Venezia con le Zattere e dall’altra si affaccia alla laguna. Questo lato dell’isola è molto diverso dall’altro, troverai orti, giardini, piccole fabbriche e abitazioni di pescatori.

ISOLE MINORI

Con le case dei pescatori, i monasteri avvolti nella quiete, il luogo di riposo per i morti, o ricoperte di orti e vigneti o costellate di botteghe di vetro e merletti, ciascuna ha la sua storia da raccontare

Eccone alcune:

S. FRANCESCO DEL DESERTO
l’isola è abitata da 4 frati francescani che se ne prendono cura. La bellezza e la serenità di questo luogo non saranno facili da dimenticare

S. LAZZARO DEGLI ARMENI
Un tempo usata come lebbrosario, nel 1700 fu trasformata in luogo di carità e cultura.
Ospita una biblioteca che è la più grande al mondo di cultura armena ; custodisce oltre 150.000 manoscritti antichi e rarissimi. Tra un’enorme quantità di cimeli ricevuti in regalo da ogni parte del mondo, si trova anche una mummia egizia, una tra le meglio conservate al mondo. Consiglio di acquistare la marmellata prodotta con le rose dell’isola che i padri coltivano con amore.

SANT’ERASMO
Qui l’atmosfera è davvero insolita. Silenziosa e selvaggia è costellata da vigneti, orti e frutteti. Consiglio di noleggiare una bici perché è abbastanza grande

10 SUGGERIMENTI FLASH

  • 1)      Indossa scarpe comode. No ai tacchi sottili che si incastrano su tutte le fessure della pavimentazione 🙂
  • 2)      Munisciti di una cartina dettagliata
  • 3)      Visita Piazza San Marco alla sera, la calca si allenta e tutto si veste di magia
  • 4)      Per l’aperitivo vai a Rialto. Ci sono localini deliziosi “bacari”con plateatico sul Canal Grande. Spritz e cicchetti a volontà
  • 5)      Andare a piedi è la cosa migliore per visitare Venezia, ma se vuoi salire sul vaporetto  i percorsi più suggestivi che ti consiglio sono: le linee 1 e 2, lungo il Canal Grande, e le linee 4.1/4.2 e 5.1/5.2 che costeggiano le Fondamenta Nuove regalando splendidi scorci di Venezia e della sua laguna.
  • 6)      Se vuoi salire in gondola, ma il tour risulta troppo costoso, puoi traghettare da una parte all’altra del Canal Grande con € 2,00. Ecco dove trovi le fermate  che si chiamano “stazi” e sono 7: San Marcuola – Fondaco dei Turchi, Ca’ D’Oro – Pescaria, Riva del carbon – Fondamenta dei Vini, San Tomà – Sant’Angelo, Ca’ Rezzonico – San Samuele e Salute – Campo del Traghetto
  • 7)      Se ti trovi a Venezia con l’acqua alta, nelle tabaccherie vendono gli stivali “usa e getta”
  • 8)      Evitate i ristoranti per turisti. Ci sono moltissimi localini tipici. Fatevi aiutare dal buon senso e verificate il menu e i prezzi prima di entrare
  • 9)      Se visiti Palazzo Ducale non tralasciare gli Itinerari Segreti di Palazzo Ducale, la visita viene effettuata assieme ad un accompagnatore specializzato ed è necessaria la prenotazione
  • 10) non farti i selfie sui gradini delle rive! Sono molto scivolosi e lo scivolone in acqua è assicurato!  😀 
     

Bene, se hai letto tutto fino a qua vuol dire che hai proprio voglia di conoscere e di capire questa città così spettacolare e fragile, vulnerabile e delicata, sempre più bisognosa di amore e rispetto.

Se hai bisogno di altri appunti di una veneziana chiedi di me alla Reception dell’Hotel Eurorest. Ovviamente non sono sempre qua, ma anche i miei colleghi sapranno darti aiuti preziosi perché a Venezia c’è tanto, di tutto e di più da scoprire

Maria Antonietta

 

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